Il decalogo delle greenways
- L'attuazione di una mobilità lenta è elemento fondamentale di una comunità viva e in buona salute fisica e mentale. Creare un sistema di greenways e di itinerari verdi significa creare una rete di percorsi protetti accessibile ad ognuno di noi così come oggi sono accessibili le strade per la circolazione automobilistica.
- Realizzare percorsi verdi permette di recuperare il paesaggio, non solo perché si valorizzano le risorse naturali e i valori estetici, ma perché si induce la popolazione ad essere responsabile nei confronti dell'ambiente. Inoltre, le greenways, preservando la storia, enfatizzando il legame tra la gente e il territorio, ci mostrano come il territorio sia stato costruito attraverso il tempo; così noi ci orientiamo nel paesaggio recuperando il senso dell'identità dei luoghi.
- Le greenways sono una risorsa multi-obiettivo. Sono molto di più che: piste ciclabili, corridoi ecologici, strade turistiche, itinerari storico culturali, modellatori del paesaggio. Esse sono tutto questo insieme e ancora molto di più: sono accessi agli spazi aperti per i disabili, sono percorsi sicuri per i bambini per recarsi a scuola, sono occasione di attività fisica e salutare per le nostre comunità.
- Per realizzare in futuro le greenways, bisogna salvare oggi la nostra rete di infrastrutture viarie: ferrovie, tranvie, canali, strade rurali. Proteggere e non disperdere il patrimonio infrastrutturale del Paese è di vitale importanza per permettere domani l'utilizzo aggiornato del sistema e creare le necessarie connessioni.
- Per creare e mantenere un sistema di greenways è necessaria una efficiente organizzazione: ciò significa innanzitutto conoscere sia la rete potenziale sia le iniziative in atto. Tale processo può oggi essere vantaggiosamente attuato mediante le tecniche informatiche.
- Per costruire il sistema è fondamentale ottenere l'appoggio delle Istituzioni: ciò risulta basilare anche in presenza di iniziative private, poiché le greenways interagiscono sempre con le amministrazioni territoriali.
- Per realizzare una greenway bisogna contare sull'appoggio delle popolazioni locali e sul supporto intelligente e creativo dei volontari. A tal fine, è necessario disporre di un piano di azione chiaro ed efficace.
- Per diffondere un concetto bisogna parlarne! È cioè fondamentale spiegare alle persone il valore di un'idea. L'idea di greenway va spiegata e dibattuta nelle sue implicazioni territoriali, economiche e sociali e va diffusa con tutti i mezzi di comunicazione (stampa, radio, televisione, incontri dedicati, convegni).
- Infine, occorre formare una classe di progettisti in grado di portare a compimento un disegno territoriale, ambizioso e articolato, ma anche estremamente affascinante soprattutto in considerazione dei mutamenti nei modelli insediativi che si stanno orientando sempre di più verso una urbanizzazione diffusa. Questo comporta problemi di assetto e organizzazione del territorio.
- La risposta ai problemi dell'urbanizzazione sparsa sta in una crescita intelligente basata su: uno sviluppo ad alta o media densità territoriale, il recupero del costruito e dei centri storici e una progettazione degli insediamenti e del movimento che "connetta piuttosto che dividere" e che attui un corretto bilanciamento tra differenti mezzi di trasporto. È quella che viene chiamata la politica dei 3 D (density, design and diversity of choices). Le greenways permettono l'attuazione di tale politica: la densità territoriale consente alla gente di muoversi a piedi o in bicicletta; una buona progettazione connette le persone alle proprie comunità; la diversificazione dei mezzi di trasporto comporta una riduzione dell'inquinamento.